Il Cervo sardo-corso, sottospecie del cervo rosso europeo (red Deer) adattatosi alle particolari condizioni climatiche dell’ambiente mediterraneo ha rischiato seriamente, nel corso del ‘900, di scomparire dall'elenco delle specie che popolano le due isole (Sardegna e Corsica).
Grazie alle azioni di protezione e alla reintroduzione di individui in diverse aree delle due Isole, questa specie ha rioccupato, negli ultimi vent’anni alcuni areali storici. Il Progetto LIFE+ consentirà - nel quinquennio 2013 / 2018 - l’ulteriore ampliamento degli areali di presenza in Sardegna e Corsica, grazie anche alla realizzazione di corridoi ecologici che permetteranno la connessione di popolazioni attualmente isolate.
Il Cervo sardo-corso, di piccole dimensioni rispetto al Cervo europeo (il maschio di cervo europeo può superare i 240 kg contro i 130 Kg del cervo sardo), è una specie perfettamente adattata alla vita nella macchia mediterranea, dove riesce a mimetizzarsi in maniera molto efficace rendendosi praticamente invisibile ad un osservatore poco esperto. Il modo migliore per osservarlo è quello di dotarsi di un buon binocolo e posizionarsi, all’interno di un area di sicura presenza dell’animale, in un punto panoramico, all’alba o al tramonto. Il cervo è un animale normalmente elusivo per cui per osservarlo è necessario, oltre all’assoluto silenzio, anche l’ausilio di accorgimenti come vestiario mimetico, evitare di fumare e usare sostanze o cibi profumati che metterebbero gli animali in allerta. In ogni caso, individuare questo animale in natura non è sempre impresa facile: spesso la visita in bosco risulta infruttuosa se non adeguatamente organizzata, anche con in presenza di una guida esperta.
Per la fotografia è utile l’uso di capanni, anche improvvisati, realizzati in punti di vantaggio o in prossimità di aree di pascolo e dotarsi della necessaria pazienza. La raccomandazione, anche nel caso della visita presso le strutture che contengono questi animali, è quella di evitare il disturbo degli animali con eccessivo rumore e non avvicinare cani al recinto.
Il periodo per incontrare un Cervo con maggiore facilità è quello che va da fine agosto a metà settembre, nel periodo degli accoppiamenti, quando gli animali sono meno timorosi rispetto ad altri mesi dell’anno. In questo periodo è anche facile ascoltare la presenza di questo animale, in quanto i maschi emettono il caratteristico “bramito” di richiamo destinato alle femmine. Particolarmente suggestivo è in questo periodo l’ascolto del bramito durante le prime ore della notte. Questo concerto di “bramiti” viene utilizzato dai ricercatori per stimare il numero di cervi presenti in una data area. Per osservare un Cervo da vicino in ambiente protetto e con maggiore facilità, è possibile comunque recarsi presso le aree dove l’Ente Foreste in Sardegna e il Parco regionale della Corsica gestiscono recinti di reintroduzione.
Collegamenti:
[1] http://www.onedeertwoislands.eu/sites/default/files/17_226_20090616083428.jpg
[2] http://www.sardegnaambiente.it/j/v/1189?v=2&c=7216&s=109014
[3] http://www.sardegnaambiente.it/j/v/152?s=28091&v=2&c=7253&t=1
[4] http://www.sardegnaambiente.it/j/v/152?s=10301&v=2&c=7253&t=1
[5] http://www.sardegnaambiente.it/j/v/1189?v=2&c=7216&s=129801
[6] http://www.sardegnaambiente.it/j/v/1189?v=2&c=7216&s=9076