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Natura 2000Life

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UE Commission  has granted one-year extension for "One deer two islands" project: the deadline is now scheduled for 9 March 2019.

La Provincia del Sud Sardegna ha richiesto ed ottenuto da parte della Commissione Europea la proroga di un anno del progetto One deer two islands, la cui scadenza era prevista per il 9 marzo 2018.

Questo rinvio era necessario, soprattutto a seguito della riorganizzazione degli Enti Locali dovuta dal referendum abrogativo del 2012 delle Provincie Regionali: infatti l’abolizione di queste province, ha determinato l’inglobamento della Provincia del Medio Campidano (capofila del progetto Life) nella nuova Provincia del Sud Sardegna (di cui adesso fan parte sia la ex Provincia di Carbonia-Iglesias insieme ad una porzione del territorio della ex Provinica di Cagliari - oggi  trasformatasi in "Città Metropolitana".

Allo stesso modo, un'altra provincia partner del progetto (la Provincia dell’Ogliastra) è stata inglobata rientrando a fare parte della Provincia di Nuoro.

L’ inevitabile riorganizzazione degli Enti, ha rallentato notevolmente l’attività istituzionale e conseguentemente anche lo svolgimento di alcune importanti azioni del Life.

Con la proroga, che sposta la scadenza del progetto al 9 marzo 2019, si potranno ultimare tutte le azioni del Life che non si erano concluse entro l'originaria scadenza.

The blog of the Piedmont Parks has published an interesting article on our Project LIFE+ OneDeerTwoIslands.

The article is available at this link (external to italian website)

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Dopo la fase di compilazione del questionario diffuso nel mese di febbraio, si prosegue con la fase dei focus group: lunedì 26 febbraio dalle ore 10:30 ne abbiamo condotto uno assai interessante, a Lanusei ancora sul tema "il cervo nella foresta del Montarbu".  In scaletta, due attività:

  1. Approfondire la "Human Dimension" dopo gli esiti del questionario on-line sulla percezione sociale e la convivenza della popolazione locale col cervo sardo-corso;
  2. Campionare il parere sulla reintroduzione della specie nella foresta del Montarbu e sulla valorizzazione turistica nel territorio del cervo sardo-corso.

Poche le regole per gestire la discussione. Rappresentati, tra i partecipanti, punti di vista ben assortiti e differenziati, sia della parte pubblica (per la gestione forestale e faunistica regionale l'Agenzia Forestas – e per la gestione locale del territorio, la Provincia) che privata (rappresentata da alcuni operatori turistici, agricoltori, cacciatori) oltre che da un rappresentante del mondo scolastico (istituto agrario di Tortolì).

Le domande e le risposte

La convivenza tra noi e il cervo...è possibile?

Tra le osservazioni più significative, abbiamo registrato le criticità che riguardano

  • sicurezza stradale (incidenti causati dall'attraversamento notturno improvviso da parte dei Cervi, specie nelle aree ove è più alta la densità della popolaizone di ungulati);
  • politiche forestali difficoltose (laddove servirebbe creare chiarie nel bosco, o intervenire più energicamente per favorire la permanenza spontanea del Cervo nelle oasi naturali, spesso i soggetti gestori si imbattono in difficoltà normative e operative per attuare gli interventi necessari, come l'abbattimento di alcuni lembi di bosco fitto o la messa a dimora di piante da frutto gradite alla specie);
  • danni all'agricoltura (laddove l'alta densità di popolazione del cervo spinge alcuni individui a spostarsi verso le fonti di cibo, le coltivazioni, arrecando danni spesso ingenti a raccolti e recinzioni)
  • la comunicazione (spesso la percezione della presenza del cervo, il senso ed il valore naturalistico di questa presenza, l'entità della popolazione - risultante o meno da censimenti ufficiali - è ignota alle popolazioni locali): servirebbero più risorse e più attenzione per questa leva strategica;

 

Approfondimento sul contesto:

gli abitanti del territorio (i.e. Montarbu) CONOSCONO IL CERVO SARDO ?

Tra le idee emerse, segnaliamo alcune osservazioni in merito a: 

  • la perdita della memoria storica (il cervo era parte del nostro eco-sistema, è stato "fatto fuori" dalle azioni antropiche che ne hanno allontanato e/o decimato la popolazione: disturbi, bracconaggio, caccia incontrollata...);
  •  perdita dei valori dei nostri luoghi (il piano di rinascita che spostò il baricentro economico dell'isola verso l'industrializzazione, mortificando agricoltura e turismo…e rendendo superfluo o irrilevante la ricchezza naturalistica e faunistica della nostra Isola);
  • l'opportunità di lavorare sulla percezione e sul riconoscimento che il cervo è parte del contesto paesaggistico della Sardegna, cui aggiunge "valore";

Lavorare sulle criticità: come ? 

  • uscire dalla logica dei "recinti" (no al cervo quale animale da “zoo” limitato o recintato in riserve naturali)
  • ​monitorare attentamente la presenza del cervo al di fuori dalle Oasi;
  • ricreare un rapporto affettivo, consapevole, tra la popolazione e la fauna selvatica;
  • riportare nei territori una consapevolezza (anche “scientifica”...attraverso la divulgazione) dell’importanza biologica del cervo;
  • promuovere la Biodiversità, quale valore (anche turistico...).

Quale strategia per la Comunicazione ?

1) continuare a raggiungere le scuole (educazione ambientale)

2) utilizzare altri canali per raggiungere gli adulti, con messaggi adeguati, anche attraverso un opportuno STORYTELLING

3) localizzazione dell'offerta turistica (di nicchia?) attraverso leve di marketing territoriale, ed attrazione dei visitatori per “introdurli” nell’ecosistema; 

4) Hardware della comunicazione: offrire supporti per attenuare le criticità:

- potenziare la segnaletica;

- aumentare i dissuasori per minimizzare i danni (dissuasori e segnaletica nelle strade, elettrificazione dei poderi con colture agricole;

- facilitare l’accesso agli indennizzi da danni…tutto finalizzato a

minimizzare la percezione della COMPETIZIONE TRA ATTIVITà UMANE e AREE DEL CERVO.

5) Una bella frase che è emersa nel corso del focus: 

 “IL CERVO COMUNICA Sè STESSO con la propria presenza nel bosco”

Dobbiamo perciò capire e focalizzare il “che cosa” e il "chi" (target) mentre il "dove" deve essere il bosco, l’ecosistema.
 

Il Cervo Sardo è una risorsa da SALVAGUARDARE, MA IN CHE SENSO ?

Appare chiaramene, anche dai lavori di questo focus group, per quanto ristretto, che vi è un problema di percezione, di identità del territorio, di mancata riappropriazione dell’equilibrio naturale stravolto…

Il ruolo della gestione forestale è chiaramente un fattore chiave:  liberare, ripopolare partendo dalle oasi e favorire contesti naturali per l’alimentazione della specie (ad esempio prevedendo la messa a dimora di piante da frutto per i cervi nei boschi o creando chiarie  e aree di pascolo che interrompano la continuità della copertura arborea)  nonchè per costituire e gestire gli spostamenti ed il mescolamento delle popolazioni attraverso i corridoi ecologici

Infine ci si è chiesto:

il Cervo Sardo dovrebbe far parte della promozione turistica della Regione Sardegna ?

Il ragionamento per rispondere a quest'ultimo aspetto, è partito da un presupposto: il cervo può essere narrato e percepito come elemento identitario.

Ma attenzione a non ricadere nel cliché del turismo che snatura l’attrattore (come accaduto ad es: carnevale estivo, costumi e cultura e tradizioni delle aree interne mercificate...);

Occorre affrontare il problema del controllo e gestione delle popolazioni quando, raggiunti alte densità, si renda necessario pensare ad attività altrove già percorse (caccia di Selezione ?).

Infine: il turismo scolastico e l'educazione ambientale sono leve strategiche da potenziare, senza però dimenticare strumenti e nuovi media (Facebook o altri social?) adatti a raggiungere ampie porzioni di cittadini adulti...

Quali conclusioni possiamo trarre?

Dall'analisi dei dati del questionario e del profilo sociologico (Human Dimension) possiamo trarne indicazioni utili:

  1. occorre investire maggiormente sulla comunicazione,
  2. migliorare i processi, potenziare i canali del dialogo aumentando i budget per sostenere e diffondere la comunicazione, che  deve essere improntata a favorire la percezione ecosistemica, la presenza del "fattore cervo" come parte del ciclo della Natura;
  3. insomma, passare da un discorso meramente conservazionistico ad una fase di controllo e integrazione della specie nel sistema ambientale che (spezzato in passato) si deve ricomporre, per dare valore (ed aumentare l'attrattività) al nostro territorio...

 

Come dire che il Cervo è parte nella nostra storia, e deve rientrare a farne parte con equilibrio…un equilibrio naturale, appunto.

 

 

Nell'ambito dell'azione D5 (Studio Socio-economico) si è tenuta la due-giorni dedicata all'incontro con i portatori d’interesse locali, presso Montarbu (Seui). Ospiti alcuni operatori turistici, guide ambientali ed operatori turistici del territorio: da Sadali a Osini, Ulassai, Seui ed Ogliastra costiera.

Sabato 17 e domenica 18 febbraio 2018, nelle strutture della foresteria nello splendido bosco demaniale, sono stati due giorni di incontri informativi e formativi rivolti agli operatori turistici locali, anche al fine di completare lo studio Socio-economico per il piano di valorizzazione a cura del dott. Mario Palomba,  incaricato dalla Provincia del Sud Sardegna (ex Medio Campidano capofila del progetto LIFE). Occasione preziosa anche per confrontarsi e focalizzare gli sforzi sulle azioni comuni, per fare sistema.

In programma la presentazione del Piano di valorizzazione del Cervo, una delle principali attività conclusive del programma Life One deer two islands.
Presenti, per Forestas, il responsabile dell'ufficio Biodiversità, che ha esposto gli aspetti di gestione faunistica del progetto di Forestas, ed il responsabile dell'ufficio Comunicazione della Direzione Generale che ha parlato del legame tra sviluppo della rete escursionistica ed attrattori naturali.

Il dott. Carlo Murgia, consulente del progetto, ha introdotto due casi nazionali di gestione partecipata del censimento al bramito e spiegato gli aspetti scientifici principali.

Il coordinatore delle due giornate è stato il dott. Mario Palomba, incaricato dell'elaborazione del Piano di valorizzazione.

Ancora nella prima giornata sono stati affrontati gli aspetti pratici ed organizzativi nella rilevazione e censimento del cervo nell’area del Montarbu e nell’area Osini-Ussassai sempre a cura di Forestas (Dionigi Secci – Dino Lai).

Progettazione del censimento partecipato

Nel pomeriggio spazio ai contributi di idee per le attività da svolgere in diurna durante i tre giorni dei prossimi censimenti (seminari, escursioni a tema, laboratori) che arricchiranno le proposte operative nella scrittura del programma di monitoraggio partecipato.

7 Proposte Concrete per il futuro sviluppo del territorio

Nella mattinata del secondo giorno è continuato il percorso di co-progettazione, alla presenza delle parti pubbliche (province e Forestas) e degli operatori turistici e guide del territorio.  Queste le principali proposte ed i focus sui temi:

  1. La discussione è partita dalle opportunità mancate nello sfruttamento della rete di foresterie realizzate, nell'ultimo decennio, dall'Ente Foreste della Sardegna (ora Forestas). Tra queste, è sicuramente emblematico il caso delle strutture di Montarbu sul cui potenziale i partecipanti si sono confrontati.
  2. Si è poi parlato delle prospettive del PARCO REGIONALE del Montarbu;
  3. La Montagna Terapia (intesa come benefici terapeutici della frequentazione della montagna e del trekking in aree naturali per i pazienti psichiatrici) è stato un argomento che ha appassionato molto, anche grazie ai racconti ed al punto di vista degli esponenti dell'associazione Andalas de Amistade, rappresentati da Ignazio Cossu; ne è venuto fuori un nuovo ipotetico sviluppo: "matti per il cervo" ovvero la montagna-terapia come partecipazione ai censimenti del Cervo, sotto forma di escursioni di tre giorni nate e gestite alla stregua di un prodotto turistico di nicchia o, appunto, come montagna-terapia...
  4. La rete escursionistica, le attività per fruirne in sicurezza, ma anche il modello di gestione "partecipata" che passa per l'individuazione di associazioni "custodi dei sentieri" che possano collaborare con l'Agenzia regionale Forestas per la manutenzione della rete: il quarto argomento ha coinvolto tutti i partecipanti nella discussione sulle opportunità offerte da una rete regionale di sentieri che attraversi le vie del cervo...
  5. i commons come chiave di volta per lo sviluppo locale - è stato uno degli argomenti a più alto contenuto di innovazione, emerso dal Focus Group: si tratta in generale di beni comuni condivisi da tutti i membri di una specifica comunità...ma i  commons sono anche un tipo particolare di accordo istituzionale per regolare l’uso e la disponibilità delle risorse...con la caratteristica saliente - che li distingue dalla proprietà -  per il fatto che nessuna singola persona ha il controllo esclusivo dell’uso e della disponibilità di una particolare risorsa. Al contrario, le risorse regolate dai commons possono essere utilizzate da chiunque o messe a disposizione di chiunque, in una cerchia di persone, secondo regole che possono variare notevolmente ed essere originali ma di fatto imposte a tutti.
  6. il Cibo e gli infiniti modi di valorizzare le filiere produttive della Sardegna, è stato un ulteriore tema ricorrente ed affrontato dal punto di vista del focus group;
  7. le vie del Tartufo, anche in Sardegna, passano per alcuni tuberi amati anche dal Cervo: un connubio ideale, quindi, l'osservazione del re del bosco e la ricerca e la degustazione di questo prodotto del sottobosco. Su questo, si approfondirà attraverso una prossima escursione nell'areale di Laconi.

 

Conclusioni del Focus Group

​Nel pomeriggio, una piccola escursione nell'area limitrofa al Montarbu ha contribuito a fissare nelle idee di tutti i partecipanti quanto sia ricco di bellezze naturali un territorio che forse, anche grazie alle sinergie basate sulla valorizzazione del Cervo, re della foresta sarda, potrà trovare la sua giusta dimensione di sviluppo eco-sostenibile.
 

 

 

Dopo la fase di compilazione del questionario diffuso nei giorni scorsi iniziano i Focus Group con le popolazioni locali. 

Lunedì 26 febbraio dalle ore 10 alle ore 12:30 a Lanusei presso l'aula consiliare dell'ex provincia di Ogliastra in via Pietro Pistis si terrà il Focus Group dal titolo "Il cervo nella foresta del Montarbu".

Sono due le finalità principali dell'incontro:

  1. Approfondire la ricerca di "Human Dimension" iniziata con il questionario on-line ed orientata ad analizzare la percezione sociale e la convivenza della popolazione locale col cervo sardo-corso;
  2. Raccogliere il parere sulle attività di reintroduzione della specie nella foresta del Montarbu e sulla valorizzazione turistica del territorio grazie alla presenza del cervo sardo-corso.

Per ragioni organizzative è necessaria conferma inviando un'email all'indirizzo: ricercacervo@gmail.com .

Dopo la fase di compilazione del questionario diffuso nei giorni scorsi iniziano i Focus Group con le popolazioni locali. 

Lunedì 26 febbraio dalle ore 10 alle ore 12:30 a Lanusei presso l'aula consiliare dell'ex provincia di Ogliastra in via Pietro Pistis si terrà il Focus Group dal titolo "Il cervo nella foresta del Montarbu".

Sono due le finalità principali dell'incontro:

  1. Approfondire la ricerca di "Human Dimension" iniziata con il questionario on-line ed orientata ad analizzare la percezione sociale e la convivenza della popolazione locale col cervo sardo-corso;
  2. Raccogliere il parere sulle attività di reintroduzione della specie nella foresta del Montarbu e sulla valorizzazione turistica del territorio grazie alla presenza del cervo sardo-corso.

Per ragioni organizzative è necessaria conferma inviando un'email all'indirizzo: ricercacervo@gmail.com .

Dopo la fase di compilazione del questionario diffuso nei giorni scorsi iniziano i Focus Group con le popolazioni locali. 

Lunedì 26 febbraio dalle ore 10 alle ore 12:30 a Lanusei presso l'aula consiliare dell'ex provincia di Ogliastra in via Pietro Pistis si terrà il Focus Group dal titolo "Il cervo nella foresta del Montarbu".

Sono due le finalità principali dell'incontro:

  1. Approfondire la ricerca di "Human Dimension" iniziata con il questionario on-line ed orientata ad analizzare la percezione sociale e la convivenza della popolazione locale col cervo sardo-corso;
  2. Raccogliere il parere sulle attività di reintroduzione della specie nella foresta del Montarbu e sulla valorizzazione turistica del territorio grazie alla presenza del cervo sardo-corso.

Per ragioni organizzative è necessaria conferma inviando un'email all'indirizzo: ricercacervo@gmail.com .

Am 1. und 2. März findet in Cagliari die Abschlusskonferenz der LIFE + One Deer Two Islands Projektpräsentation statt. 

Die Konferenz findet in der Manifattura Tabacchi - Viale Regina Margherita 33 statt.

Um an der Konferenz teilnehmen zu können müssen Sie kostenlos über diesen  link registrieren.

El 1 y 2 de marzo en Cagliari se realizará la conferencia final para presentar los resultados del Proyecto LIFE+ One Deer Two Islands. 

La conferencia se llevará a cabo en la Manifattura Tabacchi - Viale Regina Margherita 33.

Para participar en la conferencia, se requiere registro gratuito haciendo clic en este link.

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