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Natura 2000Life

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Distribuzione

La sottospecie è presente solo nelle isole di Sardegna e Corsica. 

Fino al XIX secolo alcuni autori la descrivono come comune ed abbondante.
 
Agli inizi del XX secolo era distribuito nell'isola di Sardegna in tutti i massicci montuosi, anche se ormai con densità ridotte.
 
In seguito, la frammentazione e la conseguente drastica riduzione dell'habitat causata dalla deforestazione e dagli incendi pastorali, in concomitanza prima con la caccia e poi con il bracconaggio, ridussero nel 1950 l’areale sardo a tre zone distinte (Arburese, Sulcis, Sarrabus).
 
Negli anni ’60 la popolazione sarda fu valutata tra gli 80 e i 100 esemplari, divisi nei due areali principali del cagliaritano occidentale (Capoterra) ed orientale (Settefratelli), evidenziando una piccolissima popolazione dislocata nella parte più a nord dell’Iglesiente (Montevecchio), mentre negli anni '70 si estingueva in Corsica.
 
Alla fine degli anni '60 il Cervo sardo fu inserito nel Red
Data Book dell'I.U.C.N.  tra le specie maggiormente minacciate d’estinzione del pianeta.
Da alcuni decenni in Sardegna si è assistito ad un notevole incremento delle popolazioni naturali (Arburese, Sulcis, Sarrabus), e grazie ad alcuni interventi della Regione Sardegna, negli anni 80 sono state create nuove popolazioni nelle FF.DD. di Montimannu (Villacidro) e Monte Lerno (Pattada).
 
Tra gli anni '80 e '90, 14 esemplari furono trasferiti dalla Sardegna alla Corsica in recinti nei ambientamento di Quenza e Casabianda e successivamente da questi al recinto di Ania. A partire dal 1998 gli animali sono stati progressivamente rilasciati in natura (239 capi in 11 anni). Attualmente la sottospecie è distribuita in 5 aree: Montifau/Castifau, Venancais, Deux sorru, Fium’Orbu e Alta Rocca.
 
Di seguito sono indicate le stime di presenza attuale del cervo in Sardegna ottenute attraverso censimenti eseguiti dall’Ente Foreste della Sardegna e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA):
 
Per la SARDEGNA
1. Sulcis 2075 capi (15046 ha);
2. Sarrabus 1175 capi (5471 ha);
3. Montimannu 275 capi (1490 ha);
4. Villasalto 240 capi (1245 ha);
5. Arburese (SIC M. Campidano) 2700 capi (12977 ha);
6. Laconi 40 capi (1598 ha);
7. Usellus 60 capi (1472 ha);
8. Pabarile 60 capi;
9. Ulassai 35 capi (2355 ha);
10. Montarbu 80 capi (2700 ha);
11. Urzulei 20 capi;
12. Monte Lerno 415 capi (3000 ha);
13. Monte Olia 205 capi (4157 ha).
 
Per la CORSICA 
la distribuzione stimata dal Parco Naturale Regionale della Corsica associata con il gruppo “Grands ongulés” (ONCFS,ONF,OEC,Università di Corsica) è la seguente:
1. Alta Rocca (Vallée de Quenza et basse vallée Cuscionu), 300 capi (12000 Ha);
2. Deux sorru (Letia - Guagnu), 185 capi (11000 ha);
3. Fium'Orbu (Chisà_plaine orientale), 220 capi (7200 ha);
4. Moltifau/Castifau, 70 capi (5340 ha);
5. Venacais, 75 capi (2900 ha).