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Natura 2000Life

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It required twenty agents of the Regional Natural Park of Corsica. It was necessary to use so many ways of transportation by land and air, it imposed an important logistics and a precise timing of the actions.

It was perfectly organized without any mistake. Even the weather was necessary to ensure the success of the operation.

The new liberation of deer was done by the team of PNRC between Fium’Orbu and l’Alta Rocca. The first group of deer (25 animals) was transported in the zone of U Viteddu (municipality of Zicavo) and specifically on the land belonging to the mayor of this town, François-Marie Dominici. The air transportation by helicopter was managed by Stevan Mondoloni, coordinator of the program.

It took more than two hours and ten rotations of two helicopters for leave deer in their new home. But for the team of PNRC work starts some hours before, in the morning, when it was necessary to catch animals in their enclosure at Casabianda, one of the three that exist in Corsica with Ania-of-Fium'Orbu and Quenza. Unaware of the freedom that awaits them, the animals do not let themselves be seized easily. It was a good fight because they agreed to enter into their coffers, not without some slight wound to some of the park agents.

Ten rotations of two helicopters. After the first hour of transfer, the group of trucks, offroadsters and cars branded with the PNRC logo came to the point of the start of transportation - Chisà. Two helicopters came with pilots of the Corseus company. Michael Galiner, mayor of Chisà came with them from Ajaccio.The first to be transported to the zone of issue are the agents of the PNRC that need to be numerous in place to take over this important wealth.

Journalists were also embarked on this first convoy on which took place close to Michel Galinier also the former mayor and former agent Guy Ferreri park, visibly happy to take part in an adventure that had already lived on two previous occasions, in 1999 and 2007.

The rotations followed one another with a rapid pace to transport by helicopter to the crates and back empty. And all this without any landing. Congratulations to the two pilots who completed this very technical and quite risky mission.

On the place, without any hurry, twenty five deer left their boxes as soon as they felt the taste of freedom. They shouldn’t take long to reach their friends in Alta – Rocca. On the way back the team of PNRC was really happy. It’s easy to understand it. This operation with a lot of severities was accomplished with success.

Isabelle VOLPAJOLA

 

ANIMAL EQUIPPED WITH GPS COLLARS

Three operations were carried on from 1999 with departure from Chisà. If the first fifty deer decided to stay in Fium’Orbu, this operation has a goal to reach another group of deer which stay in Alta – Rocca. The aim is to understand deer’s behavior in their new world. Half of them has been fitted with GPS collars.

The PNRC has also invested around € 40,000 in the purchase of electric fences to be allocated for agricultural entrepreneurs who have suffered damages related to the presence of deer, especially in the zone of Fium'Orbu.

The team of the Regional Natural Park of Corsica proceeded to a new release in the zone of U Vituddu, in the municipality of Zicavo. The operation was carried on by helicopter transport. It was complex and perfectly organized.

Les équipes du Parc Naturel Régional de la Corse ont procédé à un nouveau lâcher au lieu-dit U Vituddu, sur la commune de Zicavo. Une opération héliportée, pilotée au départ de Chisà et parfaittement orchestrée.

Vous pouvez lire l'article du Corse du Matin du 8 Avril 2016.

Ha mobilitato una ventina di agenti del Parco Naturale Regionale della Corsica, è stato necessario l’utilizzo di tanti mezzi di trasporto via terra e per aria, ha imposto un’importante  logistica ed un tempismo preciso degli interventi.

Tutto comunque è stato perfettamente organizzato, senza errori. Anche le condizioni meteorologiche, inizialmente incerte, hanno contribuito al successo dell’operazione.

Le squadre del PNRC hanno proceduto a un nuovo rilascio di cervi, il primo tra Fium’Orbu e l’Alta Rocca. I venticinque animali sono stati trasportati nella località U Vituddu (il dialetto del sud della Corsica qui è d’obbligo) nel territorio comunale di Zicavo e su dei terreni appartenenti precisamente al Sindaco di questo comune, François-Marie Dominici. L’operazione di elitrasporto, guidata in partenza da Chisà, era sotto la guida di Stevan Mondoloni, coordinatore del programma di conservazione del cervo corso.

Ci sono volute un po’ più di due ore ed una decina di rotazioni dei due elicotteri affinché i cervi, le cerve e i cerbiatti potessero saltellare liberamente nel loro nuovo dominio.

Ma per la squadra del PNRC il lavoro era iniziato molto prima, la mattina, quando è stato necessario catturare gli animali nel loro recinto a Casabianda, uno dei tre che esistono in Corsica insieme a Ania-di-Fium’Orbu e Quenza.

Inconsapevoli della libertà che li attendeva, gli animali non si sono lasciati prendere facilmente. È stata una bella lotta perché accettassero di entrare nelle loro casse, non senza qualche lieve ferita per alcuni agenti del parco.

 

Una decina di rotazioni per i due elicotteri

Dopo un tragitto di un’ora, il corteo di camion, macchine fuoristrada e veicoli da turismo con la scritta impressa PNRC è arrivato nello stadio di Chisà, da dove doveva essere effettuata la partenza.

Dopo avere scaricato il carico, disposto su dei palets, si aspettavano soltanto gli elicotteri. Non avrebbero tardato molto.

I due piloti della società Corseus arrivano accompagnati da Michel Galinier, Sindaco di Chisà, che ha effettuato il tragitto con loro da Ajaccio. Nel mentre che lui abbandona gli abiti cittadini ed indossa un abbigliamento più adatto, le operazioni sono già iniziate.

I primi a essere trasportati nel luogo di rilascio sono gli agenti del PNRC che devono essere numerosi sul posto per prendere in consegna il prezioso carico.

La stampa è ugualmente imbarcata in questo primo convoglio nel quale prenderà ugualmente posto vicino a Michel Galinier, il precedente Sindaco e precedente agente del parco Guy Ferreri, visibilmente felice di partecipare ad un’avventura che aveva già vissuto in due riprese, nel 1999 e nel 2007.

Le rotazioni si susseguiranno in seguito ad un ritmo sostenuto per trasportare con l’elicottero le casse piene e riportare le vuote. E tutto ciò senza che nessuno dei due apparecchi tocchi completamente il suolo una sola volta. Complimenti quindi ai due piloti che hanno portato a termine questa missione molto tecnica e piuttosto rischiosa.

Sul posto, non tanto  frettolosi di uscire dalle loro casse, diffidenti e impauriti, i venticinque cervi, cerve e cerbiatti hanno rapidamente preso gusto alla libertà. Non dovrebbero tardare a raggiungere i loro simili, rilasciati in Alta-Rocca. Di ritorno a Chisà, le squadre del parco erano molto contente. E li possiamo capire. Perché questa operazione, stressante sotto molti aspetti, è stata portata a buon termine.

Isabelle VOLPAJOLA

ivolpajola@corsematin.com

 

DEGLI ANIMALI DOTATI  DI COLLARI GPS

Dal 1999, è il terzo rilascio di cervi in partenza da Chisà. Se i primi cinquanta hanno popolato il Fium’Orbu, quest’operazione ha l’obiettivo di fargli raggiungere gli animali insediati in Alta-Rocca. Allo scopo di capire i loro comportamenti nel loro nuovo mondo, la metà di loro è stata dotata di collari GPS:

Il PNRC ha ugualmente investito circa € 40.000 nell’acquisto di recinti elettrificati da destinare agli imprenditori agricoli che hanno subito dei danni legati alla presenza dei cervi, particolarmente nella pianura di Fium’Orbu.

Le squadre del Parco Naturale Regionale della Corsica hanno proceduto a un nuovo rilascio nella località U Vituddu, nel comune di Zicavo. Un’operazione di trasporto con elicottero, guidata in partenza da Chisà e perfettamente organizzata.

Después de que la transferencia de hace unos días a 5 muestras de Cerdeña, las operaciones de reposición de los ciervos continuaron con el lanzamiento de los animales que permanecen dentro de los recintos protegidos. El 18 de marzo fueron liberados 20 ciervos en SIC du Mont Rotondu, mientras que el 31 de marzo fueron puestos en libertad 25 de la SIC en el sur de Córcega, en el Massif d'Alcudina.

Muchos animales emitidas estaban equipados con medios de transmisión que permitan el seguimiento: 8 GPS y 1 VHF para la primera versión  y 8 GPS para el segundo número.

Estas liberaciones se añaden a los recientes traslados desde y hacia Cerdeña a versiones anteriores Córcega internas realizadas en 2014 y 2015 (10 copias emitidas en el Quenza).

En general, por lo tanto, desde el comienzo de las actividades financiadas en el marco del programa LIFE hemos quedado libres 10 animales de Cerdeña y 55 de repoblación recinto de Córcega. El objetivo fijado en 40 animales tanto, se ha superado en gran medida y será reforzada por un 5 ciervos adicionales que serán transferidos de Cerdeña entre 2016 y 2017, que alcanzará el total de los animales reintroducidos en la naturaleza en 70 copias!

Para el seguimiento de los animales liberados son actualmente 23 collares de radio GPS activas y 4 collares de radio VHF.

Fortsetzung auf die Ausgabe von Hirsch in der Wildnis in Korsika zu sichern, diesmal durch Zäune Besatzmaßnahmen.

Nach dieser Übertragung vor ein paar Tagen bis 5 Exemplaren aus Sardinien, setzten die Hirsch Fischbesatz mit der Veröffentlichung von Tieren innerhalb der geschützten Gehegen. Am 18. März 20 Hirsch wurden in SIC-Gebiet des Montu du Rotondu freigegeben, während am 31. März wurden sie 25 des SIC im Süden Korsikas veröffentlicht, in dem Massif d'Alcudina. 

Viele ausgestellten Tiere waren mit Tools ausgestattet, die die Überwachung ermöglichen: 8 GPS und 1 VHF für das erste Entlassung und 8 GPS für die zweite Entlassung. Diese Entlassungen werden zu den jüngsten Transfers von Sardinien und früherer Entlassungen im Korsika Mitteilungen im Jahr 2014 und 2015 durchgeführt (10 Exemplaren in der Quenza ausgegeben).

Insgesamt ergibt sich damit vom Beginn der finanziert Aktivitäten im Rahmen des LIFE-Programms haben wir 10 Tiere aus Sardinien und 55 von Besatzmaßnahmen Bezirke von Korsika freigegeben. Das Ziel bei 40 Tieren festgelegt hat daher weitgehend überwunden worden und wird durch weitere 5 Hirsch verbessert werden, die von Sardinien zwischen 2016 und 2017 übertragen werden, die die Summe der wieder eingeführt Tiere in freier Wildbahn in 70 Exemplaren erreichen!

Für die Überwachung der freigesetzten Tiere sind derzeit 23 aktive GPS-RadioKragen und 4 VHF-RadioKragen.

Après le transfert effectué il y à quelque jour de 5 exemplaires provenant de la Sardaigne, les opérations de repeuplement du Cerf ont continué avec le lâcher d’animaux élevés à l’intérieur des enclos protégés. Le 18 mars ont été relâchés 20 cerfs dans la zone SIC du Monte Rotondu, alors-que le 31 mars ont été relâchés 25 cerfs dans le SIC de la Corse du Sud, dans la zone du Massif d’Alcudina.

Beaucoup d’animaux relâchés ont été équipés d’instruments de transmission qui en permettent le suivi : 8 GPS et 1 VHF pour le premier lâcher et 8 GPS pour le deuxième lâcher. Ces lâchers s’ajoutent aux récents transferts effectués de la Sardaigne et aux précédents lâchers à l’intérieur de la Corse effectués au cours du 2014 et du 2015 (10 exemplaires libérés dans la zone de Quenza).

Dans l’ensemble, par conséquent, depuis le commencement des activités financées dans le cadre du programme LIFE ont été relâchés 10 animaux provenant de la Sardaigne et 55 provenant des enclos de repeuplement de la Corse. L’objectif fixé à 40 animaux a donc été amplement dépassé et sera ultérieurement amélioré grâce à 5 autres cerfs qui seront transférés de la Sardaigne entre le 2016 et le 2017, ce qui permettra d’arriver à un total d’animaux réintroduits en nature à 70 exemplaires.

Pour le suivi des animaux relâchés pour le moment sont actifs 23 colliers-radio GPS et 4 colliers-radio VHF.

After that transfer a few days ago of 5 specimens coming from Sardinia, the repopulation activities are carried on with release of animals from protected area. On 18th of March, 20 deer were released in Monte du Rotondu zone, and on 31st of March 25 deer were released in the CIS of the South Corsica in Massif d’Alcudina zone.

A lot of released animals have transmission equipments which give us an opportunity to monitoring: 8 GPS and 1 VHF for the first release and 8 GPS for the second one.

These releases are adding to the recent transfers from Sardinia to Corsica and to the previous internal releases conducted in Corsica in 2014 and 2015 (10 deer were released in Quenza zone).

Overall, from the start of activities funded under the LIFE program 10 animals were realised coming from Sardinia and 55 from repopulation fences of Corsica. The objective set at 40 animals has been largely overcome and it will be further enhanced by an additional 5 deer that will be transferred from Sardinia between 2016 and 2017. At the end of the Project we will reach the total of the re-introduced animals in the wild up to 70 !

For monitoring released animals at the moment we have 23 active GPS radio collars and 4 VHF radio collars.

Dopo il trasferimento effettuato pochi giorni fa di 5 esemplari provenienti dalla Sardegna, le operazioni di ripopolamento del Cervo sono proseguite con il rilascio di animali allevati all’interno dei recinti protetti. Il 18 marzo sono stati rilasciati 20 cervi nell’area SIC del Monte du Rotondu, mentre il 31 marzo ne sono stati rilasciati 25 nel SIC della Corsica del Sud, nell’area del Massif d’Alcudina.

Molti animali rilasciati sono stati dotati di strumenti di trasmissione che ne permettono il monitoraggio: 8 GPS ed 1 VHF per il primo rilascio e 8 GPS per il secondo rilascio.

Questi rilasci si aggiungono ai recenti trasferimenti effettuati dalla Sardegna ed ai precedenti rilasci interni alla Corsica condotti nel corso del 2014 e del 2015 (10 esemplari rilasciati nell’area di Quenza).

Complessivamente, pertanto, dall’avvio delle attività finanziate nell’ambito del programma LIFE sono stati rilasciati 10 animali provenienti dalla Sardegna e 55 provenienti dai recinti di ripopolamento della Corsica. L’obiettivo fissato a 40 animali è stato pertanto ampiamente superato e verrà ulteriormente migliorato grazie ad altri 5 cervi che verranno trasferiti dalla Sardegna fra il 2016 ed il 2017, che faranno arrivare il totale degli animali reintrodotti in natura a 70 esemplari!

Per il monitoraggio degli animali rilasciati al momento sono attivi 23 radiocollari GPS e 4 radiocollari VHF.

La iniciativa está en la historia con el apoyo de un fuerte valor simbólico. Una subespecie científicamente reconocidos, de los cuales se ha movilizado el estado de muerte clínica, en los años setenta, su territorio natural alrededor de la sagrada causa de la protección. El ciervo de Córcega es una especie endémica de Córcega y Cerdeña, pero a pesar de que fue identificada por primera vez por nosotros (en Córcega), está cerca de la isla que todo podría empezar.

Hace 40 años, el Ciervo en Cerdeña había llegado sin alcanzar el umbral crítico de extinción definitiva de la supervivencia. Por lo tanto, es de los pocos animales supervivientes recobren podría comenzar. Paul-Antoine Susini, Jefe del Parque Natural de Córcega también se encarga del mantenimiento de las relaciones internacionales, que con mucho gusto le dice al vínculo con los datos existentes.

"La preservación de esto animale emblemática encaja hoy en un marco de cooperación entre las islas del Mediterráneo. El buen comportamiento de la reintroducción es un homenaje a los pioneros que han abierto el camino en una época donde no existe el concepto de cooperación".

 

Daño: más allá de las medidas experimentales...

De los recintos sardos, las transferencias progresivas de animales entre las áreas de distribución han permitido extender el experimento en Córcega, con la primera versión de fecha 1998, 30 años después de la desaparición de últimos ciervos de la isla. Con una población que ahora se estima entre 1.200 y 1.300 personas, el Parque Regional de Córcega viene con serenidad en la fase final del proyecto Life, un dispositivo Europea que ha intervenido en 2012 para fortalecer la iniciativa en 2012. El mes pasado, el grupo de trabajo "las grandes ungulados", que permite al operador de la Comisión mixta planea trabajar con numerosos socios, ha reconocido científicamente los éxitos logrados. Se han alcanzado los objetivos de reintroducción. La perspectiva, por tanto, no se basa en una cuestión problemática, sino más bien en un seguimiento científico de las poblaciones y especies gestión.

A continuación, puede entrar en una nueva fase de reintroducción: el abandono progresivo de las transferencias de Cerdeña para el inicio de un plan de gestión de bienes y repoblación interna. Stevan Mondoloni, coordinador del programa para el Parque, ha seguido con gran atención el lomo del animal en el centro de su territorio natural. Como miembro de la Comisión Mixta especifica el presupuesto de iniciativa observando que "la dinámica de población ha sido buena, con una liberación media cada dos años. El ciervo ha recuperado su territorio, sobre todo en el Alto-Rocca donde el hábitat es perfectamente adecuado. Sin embargo, otros sectores fueron los favorables, incluyendo Chisà, sin embargo, a partir de la altitud de la liberación, a 1000 metros sobre el nivel del mar, el ciervo ha llegado a alcanzar la llanura oriental ".

Cuando el programa de reintroducción ha llegado a alimentar la controversia.

Al invertir unos territorios ocupados, naturalmente, una vez más, Citrus deliciosa, ciervos causaron el daño en las zonas agrícolas que despiertan al mismo tiempo la perplejidad y la impaciencia. En el muelle se ha terminado la federación de Haute-Corse de los cazadores. En referencia al marco jurídico francés, la misma que se niega a pagar los daños y está buscando la fuerza amablemente a la sucesión de lanzamientos. Consciente de los problemas críticos, los servicios del parque consideran que la inseguridad jurídica que está en el origen de esta situación de tensión. "Es cierto que en el continente el daño es asumido por las federaciones de cazadores, confía Stevan Mondoloni, y el problema en Córcega, es que el Estado Él nunca ha reconocido la subespecie de Córcega ciervos contraria a la legislación comunitaria. Por lo tanto, un socio potencial se ha convertido en un oponente, pero las cosas evolucionan - dice el coordinador del programa. - Hemos iniciado un estudio, a partir de un experto legal, en las soluciones para hacer las correcciones necesarias en el Estatuto y llegar a una conformidad del Estado puesta en marcha con la legislación europea ".

El parque ya había tomado medidas urgentes que podrían amortiguar la competencia territorial, la financiación de las intervenciones con sus fondos a € 49.000 para la instalación de cercas eléctricas de 2,50 m de altura, con una distancia total de 11,2 km, en el ámbito del marco experimental de actividades del programa Life. Pero de ninguna manera se soluciona el problema y la reflexión debe continuar: "Los animales continúan moviéndose," dice Stevan Mondoloni "Nosotros estamos trabajando. Debe obtener otros préstamos, sabiendo que al final, el orden de clasificación para la caza va a intervenir". Paul-Antoine Susini, las enseñanzas del programa son de primera positivo. "Ciertamente, siguen existiendo problemas a resolver, pero el Lifea juega su papel, ha sido diseñado para esto. Ya nos ha permitido adoptar las primeras medidas para reparar el daño y trabajar para la evolución de una situación jurídica actualizada ".

En cualquier caso, se muestra claramente la orientación. Debe conducir a un plan de gestión conjunto de Córcega y Cerdeña. Un marco en el que las autoridades públicas locales tendrá que dar el cambio de turno a un programa europeo. En cuanto a la posibilidad de que el ciervo puede volver a ser un juego cazables, Paul-Antoine Susini se basa en los resultados de los datos. "La curva de la población va a hablar".

Artículo escrito por Noël Kruslin

 

Aún los cazadores furtivos…

Este es el tercer caso de la caza furtiva registrada oficialmente en dos años. Después del incidente en la zona de la caza-Ghjunsanni en diciembre de 2013 y en los llanos orientales en septiembre de 2014, un tercio de los ciervos fue derribado en Venacais. Un acto doloroso y gratuita, sobre todo porque es una cierva que también fue decapitado después de ser matado con una bala en la cabeza llena de fusil. En su papel, como gerente del programa de reintroducción, el Parque ha presentado una denuncia y se abrió una investigación por la brigada de gendarmería de Venaco. "Es un acto que puede ser objeto de una dura sentencia debido a que el ciervo es el foco de una protección personal en el derecho comunitario. Es un animal emblemático de nuestra isla, al igual que el muflón, un signo de riqueza ecológica", escribió el PNRC en respuesta a este acto de la caza furtiva. "Por este motivo, nos gustaría señalar que la estrecha cooperación es en curso con los habitantes del centro de Córcega, en especial con algunas de las sociedades de cazadores locales que respeten las especies y el programa de su reintroducción."

El año pasado, durante el mismo período, una reunión pública en Riventosa tenía permiso para comunicarse con la población. Una gran mayoría de los habitantes había expresado su adhesión a los ciervos en su territorio. Este acto de la caza furtiva tanto, se ha conectado a una pequeña minoría irresponsable. Llega, por otra parte, en una situación de fuerte movilización para el control y gestión de las especies a través de un programa europeo Life Natura. La Unión Europea, el PNRC, los socios sardos y la mayor parte de los actores locales se han comprometido considerablemente. Nada puede justificar tal acto. Alentado por el apoyo de sus socios y actores locales, el Parque continuará su acción y reforzar su presencia en esta zona. Él repite su llamamiento a Corsicani con el fin de preservar este animal. Este comportamiento, aunque aislados, hacen vanos todos los esfuerzos realizados a nivel regional.

 

De la extinción de reposición de existencias

- 1969. El último de los ciervos fue derribado en los llanos orientales. Las subespecies endémicas de Córcega y Cerdeña, identificados por un estudio científico en el siglo XVIII, desaparece de la superficie de la isla. En el mismo período, Cerdeña alcanza un umbral de ruptura, sin llegar a la extinción total. Los 200 individuos que habían escapado durante los negros años permiten proceder a la captura necesaria para la reconstitución de la especie en los recintos de cría.

- 1972. Nacido el parque natural y está reduciendo gradualmente el ciervo reintroducción una de sus primeras misiones de apertura, con la creación de la GR 20. Bajo la dirección de Jacques Leoni, uno de los pioneros de la Comisión mixta, los primeros contactos se toman con los colegas sardos . El PNRC es paciente, hasta 1985, año en que se hizo la primera transferencia de animales procedentes de Cerdeña. 4 ciervos luego permiten de inaugurar el primer recinto de cría en Córcega. Para Quenza.

- 1991. La valla Quenza se ha beneficiado de transferencias de otros ciervos de Cerdeña. Funciona bastante bien debido a que el Parque decide abrir otra Casabianda (Ciudad de Aleria). Un tercer recinto se abrirá en 1994 en Ania Fium'Orbu (Ciudad de Serra).

- 1998. El programa de reintroducción comenzó en gracias serios para un momento histórico: la primera versión. Alta - Rocca, 16 ciervos dejar la valla para la reconquista del territorio de un tiempo territorio de esta sub - especie. Al año siguiente, 24 animales se liberan en la ciudad de Chisa. En 2002, el Parque fortalecerá la Alta -  Rocca 16 nuevos individuos. Las operaciones continuaron en Saint-Pierre de Venaco, de vuelta a Chisa, Moltifao, Letia, de vuelta a Moltifao. Las últimas fechas de lanzamiento a partir de septiembre, esta vez con los animales de Cerdeña. El parque tenía la necesidad de introducir los nuevos animales, con el fin de mejorar genéticamente las especies.

- 2011. El Parque pone en marcha un protocolo de enumeración basada en escuchar y grabar la berrea. En el mes de septiembre 2015 se estima que la población total en Córcega ha superado con creces las 1.000 unidades a entre 1.200 y 1.300 individuos. Al mismo tiempo, otros ciervos se encuentran todavía en los tres corrales de reproducción isla (7 Quenza, 40 Ania, 62 Casabianda).

- 2012. Nuevas reintroducciones son apoyados por el programa europeo Life. En común con Cerdeña y Córcega, representa una dotación de 2 millones de euros durante cinco años. Hace hincapié en tres ejes principales: la conservación del ciervo en las dos islas, la búsqueda de un equilibrio entre la misión y las actividades humanas, la sensibilización y la educación ambiental, con un enfoque en las escuelas y las comunidades locales.

Dank dieser 200 Tiere in Sardinien überlebten konnte die Geschichte dieser Endemiten zurück wieder starten. Paul - Antoine Susini, Geschäftsführer von Korsika Regional Park, der bereit ist, uns diese erstaunliche Geschichte zu erzählen: "Der Schutz dieses Tieres ist nun in einem Kontext der internationalen Zusammenarbeit zwischen den Inseln des Mittelmeers. Wir sollten durch die Pioniere der Hirsche Schutz für die großen Ergebnisse, die wir vor kurzem erreicht. Sie öffneten den Weg zur Zusammenarbeit Links, die es vorher nicht gab ".

Schäden: über den experimentellen Initiativen...

Seit der Schaffung von Sardinien Reproduktionsbereiche wurde die Bewegungs von Tieren auf neue Gebiete nach Korsika erweitert, mit der ersten Veröffentlichung bis 1998 datiert, 30 Jahre nach dem letzten korsischen Hirsch gestorben. Die tatsächliche Population zwischen 1200 und 1300 Tiere bewertet, ein Niveau, das dem Regionalpark von Korsika lässt positiv in die Zukunft zu schauen. In der nächsten Zukunft ist es möglich, das Verschieben von neuen Tieren aus Sardinien zu stoppen und die Population von Korsika zu verwalten, um aktiv zu starten.

Stevan Mondoloni, Koordinator des Park-Programm, überwacht jeden Schritt des Projekts: "Die Populationsentwicklung ist gut, mit einer durchschnittlichen Release alle zwei Jahre. Der Hirsch hat sein Territorium erobert zurück, vor allem auf Alta Rocca Bereich, wo die Umwelt besonders freundlich ist. Aber auch andere Bereiche waren gemütlich, und aus der Höhe von 1000 m, wo Hirsche freigelassen wurden, haben sie jetzt erreicht auch das orientalische Tal ".

Besatzungs wieder ein Territorium und gierig von Obst und Gemüse, ist der Hirsch eine Beschädigung der lokalen Grundproduktionen. Die Einhaltung der Französisch Gesetz, sollte der Haute-Corse eindringliche Föderation, die Schäden zu erstatten und aus diesem Grund stimmen sie nicht völlig mit dem Schutzprojekt . "Es ist wahr, dass das geltende Recht Kraft der eindringliche Verband für die Schäden zurück zu zahlen - sagt Stevan Mondoloni - und Problem ist, dass die Französisch Regierung noch die Unterart von Cervus Corsicana, entgegen dem europäischen Recht nicht anerkannt hat. So ein potentieller Partner des Hirsches Schutz ist derzeit ein Gegner. Wir arbeiten daran, die Französisch Recht und lösen das Problem " zu aktualisieren.

Inzwischen hat der Regionalpark bereits Aktion mit einigen physikalischen Lösungen, wie zum Beispiel 11,2 km von Elektrozäune genommen. Sowieso ist das Problem nicht zu Ende: "Tiere sich frei bewegen - sagt Mondoloni - und wir mehr Finanzierungsmittel müssen wissen, dass das Gesetz am Ende wird geändert". Im Paul-Antoine Susini Meinung haben wir wichtige Lektionen gelernt. "Sicher gibt es immer noch Probleme, die gelöst werden, aber LIFE-Projekte haben eine Schlüsselrolle . Sie haben geholfen, inder Handlung einige erste Lösungen zustellen und sie helfen eine juristische Upgrade zu finden ".

Die Zukunft liegt in einem koordinierten Management-Plan zwischen Korsika und Sardinien. Ein allgemeiner Rahmen, der lokalen Administratoren lassen wird von europäischen Programmen zu übernehmen .

Über die Möglichkeit, dass die Hirsche in der Zukunft wieder verfolgt werden kann, Paul - Antoine Susini stützt seine Meinung zu den Daten: "Die Populationsentwicklung sagen wird".

Geschrieben von Noël KRUSLIN

Es ist die dritte offizielle Episoden in den letzten zwei Jahren. Der Regionalpark hilft die örtliche Polizei die Wilderer zu finden. "Es ist ein sehr schlechtes Verbrechen, weil die Hirsch unter einer strengen europäischen Schutzregelung ist. Es ist ein Symbol unserer Insel sowie ein Zeichen der ökologischen Reichtum", schrieb der Regionalpark "Aus diesen Gründen arbeiten wir eng mit der lokalen Population sowie mit einigen eindringlichen Verbänden zusammenarbeiten”.

 

Vom Erlöschen bis repopulation

- 1969. Die letzte Hirsch ist auf dem orientalischen Tal getötet. Die Unterart von Korsika und Sardinien verschwinden offiziell von Korsika. In Sardinien sind nur 200 noch am Leben und einige von ihnen werden erfasst und im Inneren geschützt kleinen Flächen setzen.

- 1972. Das Korsika Regionalpark gegründet. Die Wiedereinführung der Hirsche ist eines seiner Ziele. Unter der Führung von Jacques Leoni beginnt es Kontakte mit Sardinien Kollegen zu nehmen. Auf 1985 sind 4 Tiere von Sardinien nach dem kleinen geschützten Bereich von Quenza (Korsika) bewegt.

- 1991. Das Gebiet von Quenza erhielt mehr Tiere aus Sardinien. Es funktioniert gut und der Regionalpark entscheidet mehr Bereiche in Casabianda zu öffnen und auf 1994 in Ania di Fium'Orbu.

- 1998. Es ist ein wichtiger Moment: die erste Veröffentlichung in der Natur. In Alta - Rocca Berg, 16 Hirsche befreit ihr Territorium zu erobern zurück. Im darauf folgenden Jahr weitere 24 Tiere befreit. Im Jahr 2002 befreit der Regionalpark anderen 16 Tiere in Alta - Rocca und von diesem Moment andere Tiere in den verschiedenen Bereichen freigesetzt werden. Einige neue Tiere kommen aus Sardinien, weil es notwendig ist genetisch die Unterarten zu stärken.

- 2011. Der Park beginnt die erste Bestandsaufnahme. Am September 2015 bewertet sie mehr als 1.000 Tiere, in einem Bereich zwischen 1.200 und 1.300. In der Zwischenzeit sind mehr Tiere bereit, in den drei kleinen Schutzgebiete (7 Quenza, 40 Ania, 62 Casabianda).

- 2012. Neue Versionen können mit dem Leben europäischen Ressourcen verpflichten werden. In Zusammenarbeit mit Sardinien, belaufen sich die europäischen Fonds für 2 Millionen innerhalb von 5 Jahren ausgegeben werden. Drei Hauptziele : Schutz, ein Gleichgewicht mit der lokalen Bevölkerung und Bildungsaktivitäten .

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