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"Ein Hirsch, zwei Inseln" Newsletter: Nuigkeiten, Nachrichten und Ereignissen des Projekts "Ein Hirsch, zwei Inseln" und Informationsartikel.

 

 "One deer two islands" newsletter: mises à jour, notices et événements relatifs aux activités du projet “ un cerf deux îles” et articles d'informations sur le Cervus elaphus corsicanus.

 

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"One deer two islands" newsletter: updates, news and events of the "One deer, two Islands" Project and information abouth the Cervus elaphus corsicanus.

 

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"One deer two islands" newsletter: aggiornamenti, notizie ed eventi relativi alle attività del progetto "Un cervo, due isole" ed articoli informativi sul Cervus elaphus corsicanus

 

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Con l'obiettivo di ridurre l'endogamia tra individui consaguinei e favorire un aumento della variabilità genetica nelle popolazioni analizzate o che si caratterizzano come fondatrici (le popolazioni corse, ad esempio), si darà maggior rilievo alle caratteristiche genetiche delle tre popolazioni: Monte Arcuentu, Rio Piscinas (ITB040031) e Corsica.
 
Lo studio di variabilità sarà finalizzato al controllo dell'analisi genetica più dettagliata di quella disponibile nella letteratura recente, per sviluppare protocolli per l'analisi genetica dei markers dell'alta variabilità nucleare, che si utilizza in opzione per l'analisi di specie/popolazioni geneticamente più varie. In uno studio di costi-benefici si stabilirà il numero minimo di markers necessario per avere analisi di laboratorio accettabili e sufficiente per ottenere risultati più attendibili. Si dovrà svolgere un'analisi genetica con questi markers all'interno di una popolazione col fine di ottenere un'immagine della struttura genetica della popolazione stessa, in modo da quantificare gli effetti della regressione e il tasso di inbreeding. Questi studi sono tuttavia preceduti da una revisione della letteratura. Le analisi vengono condotte dal laboratorio di genetica dell'ISPRA (sede di Ozzano), elementi biologici (sangue, muscoli, pelo), e perfezionate da EFS, PMC e PRNC. Si stima che si possano ottenere 20-30 elementi per ciascuna popolazione, per un totale di 60-90 elementi.

Sardinian partners (Medio Campidano, Ogliastra, Ente Foreste ed ISPRA) met in Sanluri, at the Province Medio Campidano palace to discuss about the activities' progress.

The main points:

  • approval of communication plan, including the governance of the web site "OneDeerTwoIslands.eu" published online;
  • communication-collaboration among partners.

The website was realized by a web agency in Oristano (Sardinia) under coordination of IT service of Ente Foreste Sardinia, using Open Source technologies based on Drupal platform. 

Moreover, a YouTube channel will be launched.

Il Cervo sardo-corso, sottospecie del cervo rosso europeo (red Deer) adattatosi alle particolari condizioni climatiche dell’ambiente mediterraneo ha rischiato seriamente, nel corso del ‘900, di scomparire dall'elenco delle specie che popolano le due isole (Sardegna e Corsica).

Grazie alle azioni di protezione e alla reintroduzione di individui in diverse aree delle due Isole, questa specie ha rioccupato, negli ultimi vent’anni alcuni areali storici. Il Progetto LIFE+ consentirà - nel quinquennio 2013 / 2018 - l’ulteriore ampliamento degli areali di presenza in Sardegna e Corsica, grazie anche alla realizzazione di corridoi ecologici che permetteranno la connessione di popolazioni attualmente isolate.

Consigli per osservare il Cervo in natura

Il Cervo sardo-corso, di piccole dimensioni rispetto al Cervo europeo (il maschio di cervo europeo può superare i 240 kg contro i 130 Kg del cervo sardo), è una specie perfettamente adattata alla vita nella macchia mediterranea, dove riesce a mimetizzarsi in maniera molto efficace rendendosi praticamente invisibile ad un osservatore poco esperto. Il modo migliore per osservarlo è quello di dotarsi di un buon binocolo e posizionarsi, all’interno di un area di sicura presenza dell’animale, in un punto panoramico, all’alba o al tramonto. Il cervo è un animale normalmente elusivo per cui per osservarlo è necessario, oltre all’assoluto silenzio, anche l’ausilio di accorgimenti come vestiario mimetico, evitare di fumare e usare sostanze o cibi profumati che metterebbero gli animali in allerta. In ogni caso, individuare questo animale in natura non è sempre impresa facile: spesso la visita in bosco risulta infruttuosa se non adeguatamente organizzata, anche con in presenza di una guida esperta. 

Per la fotografia è utile l’uso di capanni, anche improvvisati, realizzati in punti di vantaggio o in prossimità di aree di pascolo e dotarsi della necessaria pazienza. La raccomandazione, anche nel caso della visita presso le strutture che contengono questi animali, è quella di evitare il disturbo degli animali con eccessivo rumore e non avvicinare cani al recinto.   

Come scegliere il periodo giusto

Il periodo per incontrare un Cervo con maggiore facilità è quello che va da fine agosto a metà settembre, nel periodo degli accoppiamenti, quando gli animali sono meno timorosi rispetto ad altri mesi dell’anno. In questo periodo è anche facile ascoltare la presenza di questo animale, in quanto i maschi emettono il caratteristico “bramito” di richiamo destinato alle femmine. Particolarmente suggestivo è in questo periodo l’ascolto del bramito durante le prime ore della notte. Questo concerto di “bramiti” viene utilizzato dai ricercatori per stimare il numero di cervi presenti in una data area.  Per osservare un Cervo da vicino in ambiente protetto e con maggiore facilità, è possibile comunque recarsi presso le aree dove l’Ente Foreste in Sardegna e il Parco regionale della Corsica gestiscono recinti di reintroduzione.

Principali recinti faunistici presenti nelle due isole (e i contatti per eventuali visite)

Sardegna

Corsica del Sud

  • Recinto di Quenza, 20 animali, altitudina 800 metri, 11 He. Responsabile : Franchi Jérome 

Corsica del Nord

  • recinti di Casabianda 35 animali, vicino al mare, 19 He, Responsabile : Vittori Gilbert
  • recinto d'Ania 30 animali, altitudina 400-500 metri, 15 He, Responsabile : Vittori Gilbert

Nota: al momento non è ancora possibile autorizzare visite ai recinti nelle aree della CORSICA

La specie è distribuita su una superficie di circa 3000 ettari.

 

Il Parco Naturale Regionale della Corsica creato il 15 Maggio 1972, copre oggi più di un terzo dell 'isola con una superficie di 350 512 ettari per una popolazione di 26 700 abitanti.
 
Il PNRC è un'associazione congiunta delle autorità locali tra cui: 
- La Collettività Territoriale della Corsica (regione) 
- I Dipartimenti della Haute Corse e della Corse du Sud 
- 143 comuni dell'Alta Corsica e della Corsica meridionale. 
 
Le missioni del Parco sono definite dalla Carta Costituente del 1972: 
- Proteggere la natura e siti; 
- Rinnovare l'economia rurale, promuovendo l'agricoltura e promuovendo le attività turistiche;
- Migliorare i collegamenti e gli scambi mare - montagna 
 
Queste missioni sono sviluppate dalla nuova Carta attualmente in vigore: 
- Preservare il patrimonio naturale, culturale e paesaggistico di alta qualità; 
- Rivitalizzare il paesaggio; 
 
Un compito fondamentale del Parco è la conservazione del patrimonio naturale nel suo territorio. Nei territori amministrati dal parco risiedono molte specie di fauna selvatica in via di estinzione (Il Cervo Sardo corso, il Muflone della Corsica, il Falco pescatore, l'Avvoltoio barbuto, il Picchio muratore Corso).
Le azioni di tutela e conservazione della fauna selvatica, compresi quelli relativi ai cervi in Corsica, fanno parte delle missioni di protezione e conservazione del patrimonio naturale di cui sopra. Si sono condotte numerose azioni di reintroduzione e conservazione con l'assistenza di numerosi partner (DIREN, CSB ONCFS NFB, Università, CEFS / INRA, Associazioni per la protezione della natura). In 30 anni di attività legata alla gestione delle vaste aree amministrate, l'Ente Parco ha acquisito esperienza e raggiunto risultati positivi tra cui la prima reintroduzione di cervi dalla Sardegna avvenuta nel 1985

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